Strategia 5R: un metodo per ridurre l’inquinamento da plastica

Per proteggere il mare dall’avanzamento dell’inquinamento da plastica e mettere le basi per un futuro più “green”, è necessario intervenire subito creando una società più consapevole e orientata alla salvaguardia dell’ambiente.

Per tutelare la terra in cui viviamo è, quindi, fondamentale il contributo di tutti noi. E’ necessario che le popolazioni di tutti i Paesi al Mondo apprendano, mettano in pratica e infine diffondano alcune buone pratiche e si lascino alle spalle la cattiva educazione ambientale.

Sono poche e semplici azioni, che se applicate dalla collettività quotidianamente, possono cambiare le sorti del pianeta. Allora perché non cominciare a farlo?

 

 

Le buone pratiche:

  • Scegliere confezioni famiglia a quelle monodose (imballaggi usa e getta sono tra gli inquinanti più distribuiti al Mondo);
  • Fare attenzione alle scadenze dei prodotti per evitare di sprecarli;
  • Buttare meno vetro possibile, cercare di riutilizzare il prodotto il più possibile;
  • Scegli oggetti con “vuoto a rendere” e i prodotti con materiali recuperati;
  • Ricordare che l’alluminio è un metallo “prezioso” che può essere riciclato;
  • Usare carta riciclata;
  • Fare sempre la raccolta differenziata!

Esiste anche una strategia che prende il nome di STRATEGIA delle 5 R, alla portata di tutti, grandi e piccini, che può aiutare il nostro mare e l’ambiente in cui viviamo a difendersi dall’inquinamento.

Sono solo cinque azioni da far entrare nella quotidianità dei tutti noi:

  1. Riutilizzare. Comprare solo quello di cui hai bisogno, che si possa utilizzare in diversi modi e magari che sia senza imballaggio.
  2. Riusare. Allunga la vita ai prodotti pensando come riusare prima di farlo diventare un rifiuto.
  3. Ricicla. Fare la raccolta differenziata.
  4. Raccogliere. È fondamentale anche raccogliere il più possibile la plastica o i materiali che si trovano in mare o sulle spiagge.
  5. Raccontare a amici e parenti la Strategia delle 5 R e divulgare il più possibile il proprio contributo per la tutela dell’ambiente.

Un metodo facile da ricordare e da adottare…Provate anche voi, insieme si può fare la differenza!

Cos’è Robot Damare

Robot Damare è il percorso didattico interattivo che intende salvaguardare il mare dall’inquinamento da plastica. Utilizza tecnologie digitali e robot per insegnare ai bambini le buone pratiche per salvare il l’ecosistema marino.

Il progetto punta a creare una società consapevole e rispettosa verso l’ambiente tanto da garantire un futuro sostenibile. Il target che vuole raggiungere è, infatti, quello degli adulti di domani, ovvero i bambini dell’età compresa tra i 6 e i 12. «I ragazzi se oggi cambiano le proprie abitudini, possono invertire le sorti del mare – spiegano gli ideatori  – Ma non solo, sono anche in grado di portare il cambiamento nel presente trasmettendo le informazioni a casa e modificando le abitudini dell’intera famiglia».

Robot Damare alterna di lezioni didattiche interattive, attività formative, laboratori di robotica creativa ed esperienze pratiche; intervallando input digitali, utilizzo di robot ed escursioni pratiche.

Tale metodo definito edutainment (educationalentertainment), insegna divertendo: implica il coinvolgimento emotivo, favorisce l’apprendimento delle informazioni e porta alla trasformazione della condotta degli utenti.

Il progetto è stato ideato da Elisabetta Cantalini, subacquea ed esperta in comunicazione digitale e da Scuola di Robotica, ente formatore certificata dal MIUR che si dedica alla promozione dell’impiego consapevole dei nuovi mezzi ICT e dei robot.

 

 

Come si svolge

Robot Damare, propone lezioni in classe su dispense digitali, creazione di mini robot subacquei, raccolta dei rifiuti dalle spiagge o dai fondali e utilizzo in mare di robot.

Le dispense didattiche digitali, che includono testi, video, immagini e esercizi interattivi, fanno conoscere agli studenti il mare, le sue caratteristiche, gli organismi che lo abitano e presentano il problema dell’inquinamento. Il bambino, compiendo un viaggio virtuale nel blu, conosce il mare e le sue bellezze, scopre il vero significato di inquinamento e impara le buone pratiche per salvarlo e rispettarlo.

 

Il percorso propone poi un laboratorio di robotica creativa che insegna a mettere in atto le buone pratiche del riciclo, riuso e riutilizzo, studiate precedentemente in classe. Il bambino riutilizzando riciclando e riusando diversi materiali, impara a costruire un mini robot subacqueo. Giocando mette in pratica un comportamento rispettoso verso l’ambiente e apprende teorie o concetti della fisica come l’idrodinamicità e il principio di Archimede.

 

            

 

Un’altra esperienza divertente ed educativa è l’utilizzo in mare di un vero Robot subacqueo-Rov. Un tipo robot, dotato di telecamera, capace di filmare sotto il livello dell’acqua e di rimandare istantaneamente le immagini su un dispositivo remoto. I bambini, piloti del Rov, possono osservare sullo schermo l’inquinamento che fluttua in mare e conoscere da vicino alcuni degli organismi del mondo sommerso. Un’esperienza appassionante e divertente che permette agli studenti di fare proprie le informazioni acquisite prima sulle dispense e di convertire il comportamento e renderlo più “green”.

 

Il progetto si conclude con una escursione in mare finalizzata alla a pulizia dei fondali e delle spiagge. Anche questa rientra tra le attività che contribuiscono al cambiamento della condotta. Se il bambino vede e tocca con mano quello che sulle dispense era solo il concetto di inquinamento, può capire meglio il problema per poi modificare le proprie abitudini.