Il Mediterraneo, uno dei mari più inquinati al Mondo.

Uno dei mari più inquinati al Mondo: il Mediterraneo. Sotto alle distese di acqua cristallina, si cela una discarica di plastica. Secondo uno studio di Greenpeace  questo tratto di mare che ormai si è trasformato in accumulo di rifiuti, la maggior parte dei quali  (il 95%)  è costituito da materie plastiche. Alcuni monitoraggi, effettuati nel 2015[1], infatti, confermano che la densità media di plastica presente nel bacino del Mediterraneo è di 1 – 4 pezzi per metro quadrato, una quantità pari alla somma  di rifiuti plastici dei cinque vortici subtropicali.

 

Il Mar Mediterraneo è un tratto di mare un bacino semi chiuso con una superficie di 2,6 milioni di chilometri quadrati, collegato all’Oceano Atlantico solo attraverso lo Stretto di Gibilterra, l’acqua ha un tempo di permanenza di circa 100 anni.[2] Il ridotto passaggio d’acqua tra il Mediterraneo e l’Oceano Atlantico, determina quindi l’accumulo di rifiuti galleggianti nel bacino del nostro mare.

A portare una grande quantità di rifiuti in questa zona di mare contribuiscono due fattori: l’alta densità della popolazione e l’intenso traffico marittimo. Le zone costiere della regione sono, infatti, popolate da 427 milioni di abitanti, circa il 7 per cento della popolazione mondiale e durante i mesi estivi attirano il 25 per cento del turismo annuo internazionale. Il Mediterraneo ha, inoltre, un notevole traffico marittimo commerciale e ricreativo: il 30 per cento del traffico marittimo globale passa attraverso questo mare.[3] La conseguenza diretta è l’accumulo di rifiuti di origine antropica come la plastica, il vetro, il legno e la gomma, che si riversano nella colonna d’acqua, sulle spiagge e sui fondali marini.

 

I rifiuti non sono distribuiti uniformemente, ma tendono ad accumularsi in prossimità delle coste, in particolare lungo le aree urbanizzate, lungo le rotte di navigazione commerciale o da diporto e nei canyon sottomarini[4]. I trend temporali indicano che l’abbondanza di plastica nel Mediterraneo sta aumentando. Lo studio “Floating plastic debris in the Central and Western Mediterranean Sea”[5] riferisce che nei campionamenti con reti da traino condotti nel 2011 e nel 2013, la plastica rappresentava il 96,87 per cento di tutti i detriti galleggianti nel Mar Mediterraneo.

 

 

[1] Cózar, A., Sanz-Martín, M., Martí, E., González-Gordillo, J. I., Ubeda, B., Gálvez, J. Á., Irigoien, X. & Duarte, C. M. Plastic accumulation in the Mediterranean Sea. PLoS One 10, e0121762 (2015).

[2] Ramirez-Llodra, E., De Mol, B., Company, J. B., Coll, M. & Sardà, F. Effects of natural and anthropogenic processes in the distribution of marine litter in the deep Mediterranean Sea. Prog. Oceanog. 118, 273–287 (2013). http://doi. org/10.1016/j.pocean.2013.07.027

Cózar, A., Sanz-Martín, M., Martí, E., González-Gordillo, J. I., Ubeda, B., Gálvez, J. Á., Irigoien, X. & Duarte, C. M. Plastic accumulation in the Mediterranean Sea. PLoS One 10, e0121762 (2015).

Tubau, X. Canals, M., Lastras, G., Rayo, X., Rivera, J. & Amblas, D. Marine litter on the floor of deep submarine canyons of the Northwestern Mediterranean Sea: the role of hydrodynamic processes. Prog. Oceanogr. 134, 379–403 (2015).

[3] UNEP/MAP (2015). Marine Litter Assessment in the Mediterranean, United Nations Environment Programme/ Marine Action Plan, Athens, (2015).

[4] Pham, C. K., Ramirez-Llodra, E., Alt, C. H. S., Amaro, T., Bergmann, M., Canals, M., et al. Marine Litter Distribution and Density in European Seas, from the Shelves to Deep Basins. PLoS ONE 9. e95839 (2014). https://doi. org/10.1371/journal.pone.0095839

Ruiz-Orejón, L. F., Sardá, R. & Ramis-Pujol, J. Floating plastic debris in the Central and Western Mediterranean Sea. Mar. Environ. Res. 120, 136–144 (2016).

[5] Ruiz-Orejón, L. F., Sardá, R. & Ramis-Pujol, J. Floating plastic debris in the Central and Western Mediterranean Sea. Mar. Environ. Res. 120, 136–144 (2016).

 

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